Egitto, attacco contro turisti scambiati per jihadisti: avviata inchiesta

Il ministro degli Esteri del Messico si è diretto al Cairo con i parenti di alcuni degli otto turisti del suo paese erroneamente uccisi dalle forze di sicurezza egiziane, chiedendo un'inchiesta urgente in un "attacco ingiustificato". Claudia Ruiz Massieu ha detto di
volere risposte riguardo l'attacco che domenica scorsa ha provocato la morte di dodici persone tra messicani ed egiziani e al ferimento di altri dieci. L'Egitto ha detto che i turisti sono entrati un'area riservata nel vasto deserto occidentale e sono stati uccisi per errore in un blitz mentre le forze di sicurezza ricercavano i jihadisti che avevano rapito e decapitato un egiziano. Ruiz Massieu ha dichiarato che sei sopravvissuti messicani hanno detto al loro ambasciatore di aver "subito un attacco aereo con bombe lanciate da un aereo ed elicotteri". Il presidente Abdel Fattah al-Sisi ha detto che l'Egitto "sta a fianco dei familiari delle vittime" e sta fornendo "tutto l'aiuto necessario" ai feriti. "Un contingente delle forze di polizia e dell'esercito stava inseguendo dei terroristi nella zona desertica occidentale di al Wahat e ha ingaggiato per errore quattro veicoli appartenenti a turisti messicani presenti in una zona interdetta", ha dichiarato il ministero dell'Interno egiziano. "E' stata istituita una commissione d'inchiesta per appurare l'accaduto e capire perché il convoglio dei turisti si trovasse nella citata area interdetta", ha concluso.

Via: AFP
Immagine: VOA News

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