E' stato condannato a 42 anni di reclusione il 40enne Nathan Louis Campbell, riconosciuto colpevole di omicidio di secondo grado, che il 3 agosto del 2013 si lanciò con l'auto contro un gruppo di persone sulla spiaggia di Venice Beach a Los Angeles uccidendo
l'italiana 32enne Alice Gruppioni, bolognese in luna di miele con il marito Chirstian Casadei. L'imputato ha insistito fino al momento in cui è stato condannato che l'incidente era stato involontario, nonostante la sua condanna il 5 giugno scorso. L'accusa durante il processo aveva chiesto la pena di morte, ma la giuria ha dichiarato l'imputato colpevole di omicidio preterintenzionale. Cambpell, in aula ha letto una dichiarazione in cui ha sostenuto di non aver agito intenzionalmente. "Sono stato responsabile di un incidente terribile che ha causato il duratura dolore fisico e l'angoscia mentale per molte persone", ha detto Campbell in Tribunale. Kathryn Solorzano, giudice della Los Angeles Superior Court, ha respinto una mozione della difesa per un nuovo processo il mese scorso. Durante il processo di Campbell, il vice procuratore distrettuale Victor Avila ha detto ai giurati che l'imputato aveva "piena consapevolezza" di ciò che avrebbe potuto provocare tra la folla. "L'imputato Campbell ha colpito 18 pedoni con la sua auto, uccidendo una giovane donna. Per pura fortuna, più persone non hanno perso la vita. L'imputato ha creato il caos e uno scenario di grande violenza, che ha traumatizzato non solo le vittime, ma anche i testimoni che hanno osservato da lontano", ha scritto il procuratore in una nota. Nessun testimone ha detto di aver sentito un clacson o alcun preavviso dal guidatore. Secondo quando sostenuto dal procuratore distrettuale, Cambpell voleva investire uno spacciatore che non gli aveva dato una dose di metanfetamine dopo che lui gli aveva dato 35 dollari.
Nessun commento:
Posta un commento