Continuano i bombardamenti russi in Siria. Nel mirino non ci sono solo le postazioni dell'Isis ma anche di altri gruppi del fronte anti-Assad. I bombardamenti sarebbero preliminari a un'offensiva terrestre nel nord del Paese: secondo fonti libanesi, centinaia di soldati iraniani sono arrivati in Siria da 10 giorni per partecipare a un'operazione a cui si uniranno anche miliziani sciiti Hezbollah dal Libano. Il ministero della Difesa russo ha fatto sapere di aver effettuato otto raid aerei nella notte, colpendo 4 obiettivi. Distrutti un quartier generale e un deposito di munizioni vicino Idlib, un punto di comando vicino Hama e una fabbrica di esplosivi a nord di Homs. Secondo alcune fonti, gli aerei russi hanno colpito zone, come la cittadina di Jisr al-Shughour, in mano al cosiddetto "Esercito della conquista". Il Cremlino ha smentito che, sotto i raid di mercoledì, ci siano state vittime civili. Ma l'opposizione moderata ha denunciato almeno una trentina di vittime civili, in territori dove i jihadisti del califfato non hanno la presenza. "Preoccupazione per le notizie secondo le quali i raid della Russia in Siria non abbiano come obiettivo l'Isis" è stata espressa dal segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. In particolare, la preoccupazione riguarda la mancanza di coordinamento tra Mosca e la coalizione internazionale a guida Usa, riferisce una nota dell'Alleanza atlantica.
Fonte: AGI
Via: Rainews24
Immagini: Ministero Difesa russo
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