Siria: pagati 11 milioni di euro per Greta e Vanessa, Farnesina nega

Riesplode la polemica sul presunto riscatto che il governo italiano avrebbe pagato per la liberazione di Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, le due cooperanti rapite in Siria lo scorso anno. Secondo alcuni media che citano fonti giudiziarie di Aleppo, per il rilascio delle due
ragazze sarebbero stati pagati 11 milioni di euro (12 milioni di dollari): cinque di questi 11 milioni sarebbero stati sottratti da uno dei rapitori, che avrebbe truffato i suoi complici e sarebbe stato per questo condannato dal Tribunale islamico del movimento Nureddin Zenkin ad Aleppo. Si tratta di Hussam Atrash, descritto come uno dei signori della guerra locali, capo del gruppo Ansar al Islam. L'agenzia Ansa ha ricevuto una copia digitale del testo della condanna emessa il 2 ottobre scorso dal Tribunale Qasimiya del movimento Zenki nella provincia di Atareb. "Non riteniamo di dover commentare supposte fonti giudiziarie di Aleppo o del sedicente tribunale islamico del movimento Nureddin Zenkin", ma "in ogni caso non risulta nulla di quanto asserito". E' quanto fa sapere l'Unità di crisi della Farnesina a proposito delle notizie secondo cui sarebbe stato pagato un riscatto di 12 milioni di dollari per il rilascio di Greta e Vanessa, rapite in Siria il 31 luglio del 2014. Il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, all'epoca della liberazione delle due ragazze, lo scorso gennaio, aveva smentito il pagamento di un riscatto.

Fonte: AskaNews
Via: RaiNews24

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