Turchia, esplosioni alla manifestazione pacifista ad Ankara: 47 morti

Almeno 47 persone sono rimaste uccise e più di 120 ferite in un sospetto attacco terroristico nella capitale turca. Centinaia di persone si stavano radunando per una manifestazione per la pace al di fuori della stazione centrale di Ankara, quando due
esplosioni hanno colpito la folla. La manifestazione, a cui erano accorse migliaia di persone, era stata promossa dai sindacati di sinistra Disk e Kesk, da movimenti filo-curdi come il Partito democratico del Popolo (Hdp) per chiedere la fine del conflitto che le forze di sicurezza hanno ingaggiato contro i separatisti curdi del Pkk. La causa esatta delle esplosioni non è stata ancora determinata, ma secondo fonti governative potrebbe essere stata opera di uno o due kamikaze. La polizia turca avrebbe sparato in aria per disperdere i manifestanti infuriati per la morte dei loro compagni attivisti. Un attacco nella città a maggioranza curda di Suruc il 20 luglio scorso aveva preso di mira gli attivisti filo-Hdp, causando la morte di 32 persone. L'attacco sembra sia stato organizzato dallo Stato islamico, ma i curdi hanno accusato il governo turco di aver aiutato i jihadisti. Il Partito militante dei Lavoratori del Kurdistan (Pkk) accusa Ankara di collaborare con l'Isis e ha ripreso gli attacchi negli ultimi mesi contro le forze di sicurezza turche dopo aver osservato un cessate il fuoco di due anni.

Via: AFP

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