Non terminerà prima di agosto 2018 la procedura arbitrale tra Italia e India sulla giurisdizione per il caso dei marò in corso all'Aja. E' quanto emerge dal calendario fissato dal Tribunale arbitrale nella prima riunione procedurale del 18 gennaio e pubblicato
oggi. Sulla richiesta di rientro in Italia di Salvatore Girone in attesa della fine dell'arbitrato, la Corte permanente di arbitrato conferma invece l'udienza del 30-31 marzo prossimo. L'Italia, secondo il calendario stabilito dai giudici del Tribunale arbitrale, dovrà presentare una Memoria scritta - con la propria esposizione dei fatti e la propria richiesta al Tribunale - il 16 settembre 2016, mentre l'India presenterà la sua il 31 marzo 2017. Di nuovo l'Italia presenterà una replica il 28 luglio 2017, l'India lo farà il 1° dicembre 2017. A questo punto, nel caso Delhi abbia presentato obiezioni di giurisdizione o ammissibilità, il governo italiano avrà ancora la possibilità di contro-replicare il 2 febbraio 2018. Il Tribunale, secondo le regole stabilite, avrà quindi sei mesi di tempo per decidere, arrivando così all'estate del 2018, ma si riserva di poter allungare i tempi per la presentazione delle rispettive dichiarazioni "in accordo con le Parti". Il governo italiano ha intanto già presentato lo scorso dicembre una richiesta di "misure provvisorie" per permettere al fuciliere di Marina Girone, tuttora trattenuto in India, di rientrare in Italia ed attendere a casa l'esito della decisione arbitrale. Su questo punto il Tribunale dovrebbe decidere in un paio di settimane dopo l'udienza del prossimo marzo all'Aja. Il 14 gennaio scorso, la Corte Suprema indiana ha deciso di prolungare la permanenza in Italia concessa per motivi di salute del fuciliere di Marina Latorre, fino al 30 aprile 2016.
Fonte: RaiNews24
Immagine: AskaNews
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