E' scattata alla mezzanotte ora locale la tregua in Siria, risultato dell'accordo tra Usa e Russia e l'ok delle opposizioni siriane. Ma vaste zone di territorio nel centro, Nord ed Est della Siria, sono "estromesse" dal cessate il fuoco, vista la consistente presenza di miliziani dell'Isis e del Fronte al Nusra. L'accordo di lunedì, descritto da un portavoce delle Nazioni Unite come "un primo passo verso un cessate il fuoco più duraturo," è il frutto della diplomazia intensa tra Washington e Mosca, dopo che 5 anni di guerra civile hanno provocato la morte di oltre 250.000 persone. Circa 11 milioni di persone sono state costrette ad abbandonare loro case, di cui quattro milioni sono fuggite all'estero. Il Presidente Barack Obama ed il suo omologo Vladimir Putin hanno discusso l'accordo per telefono, e il leader del Cremlino ha detto che potrebbe "trasformare radicalmente la situazione di crisi in Siria." La Casa Bianca ha detto che potrebbe aiutare i colloqui per anticipare la realizzazione di una transizione politica in Siria. Il piano consente all'esercito siriano e alle forze alleate, così come combattenti dell'opposizione siriana, a rispondere con "uso proporzionato della forza" per legittima difesa. Si lascia una scappatoia significativa, consentendo ulteriori attacchi, tra cui bombardamenti aerei, contro lo Stato Islamico, Al Nusra e altri gruppi militanti. L'accordo stabilisce anche un numero verde di comunicazione eun gruppo di lavoro per monitorare le violazioni del cessate il fuoco. Le forze governative, sostenute dagli attacchi aerei russi, stanno facendo progressi contro i ribelli intorno alla città settentrionale di Aleppo. Gli analisti sono abbastanza scettici circa la possibilità di un cessate il fuoco effettivo, dato i combattimenti in corso.
Immagine: AFP
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