E' tornata pressocchè normale la situazione in Sicilia, dopo i roghi che ieri e giovedì hanno distrutto ettari di verde, ma anche attività e abitazioni. Ad alimentare le fiamme è stato il forte vento di scirocco, e la temperatura tropicale che ha superato i 45 gradi. I
Vigili del fuoco hanno effettuato più di 650 interventi in 48 ore per contrastare gli incendi che hanno interessato le province di Palermo, Trapani, Messina e Agrigento. In Sicilia sono operativi 250 pompieri, con 70 mezzi antincendio e 6 Canadair. Un centinaio sono state le persone costrette a lasciare le proprie abitazioni minacciate dalle fiamme, mentre sono decine quelle ricoverate negli ospedali per intossicazione da fumo. I Vigili del fuoco questa mattina sono intervenuti di nuovo nella zona di Cefalù per alcuni focolai divampati nella notte e all'alba. Dalla sala operativa dei pompieri spiegano che, dopo l'emergenza di giovedì, la situazione è sotto controllo. In mattinata le squadre antincendio hanno operato anche a Palermo, vicino all'ex Chimica Arenella, dove nei giorni scorsi erano divampati roghi, per proseguire le operazioni di smassamento nella zona e constatare i danni. Le Procure di Palermo e Termini Imerese hanno deciso intanto di acquisire le informative delle forze dell'ordine, al fine di aprire un'inchiesta sull'origine dei roghi, molti dei quali sembrano essere di origine dolosa.
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