Barcellona, attacco con furgone che investe folla in centro: 14 morti

Strage di turisti a Barcellona nel pomeriggio di giovedì 17 agosto con un furgone che si è lanciato sulla folla a La Rambla, nel cuore della capitale catalana, uccidendo 14 persone e ferendone 117 di cui almeno 15 in modo grave. Poi, nella notte,
nuovo attacco a 120 chilometri dalla città catalana: 7 feriti e 5 presunti terroristi uccisi. Intorno alle 16.50 di ieri un furgone bianco ha travolto decine di persone sul viale principale di Barcellona, percorrendo alla velocità di circa 80 km/h 700 metri a zig zag, da Plaza de Catalunya fino alla piazza del mercato della Boqueria. Il furgone utilizzato per compiere l'attentato si è schiantato contro un chiosco. Dopo l'attacco la gente presa dal panico si è accalcata nelle strade adiacenti. Il Mossos ha arrestato due persone, un marocchino e uno spagnolo nato a Melilla, ma nessuna delle due sarebbe il conducente del mezzo. Oltre all'autista sarebbe ricercato un altro uomo. Uno dei sospetti è invece morto in una sparatoria avvenuta a Sant Just Desvern. L'uomo era al volante di un'auto che era sfuggita da un controllo di polizia sulla Diagonal di Barcellona, travolgendo degli agenti. La polizia catalana ha ritrovato a Vic, vicino Barcellona, un secondo furgone che sarebbe stato noleggiato per la fuga dopo aver compiuto l'attentato. La Farnesina ha confermato che ci sono due italiani tra le vittime e tre feriti di cui già dimessi. Per la polizia catalana si tratta di terrorismo e sono stati attivati i protocolli di sicurezza previsti in questi casi. Lo Stato islamico ha rivendicato la responsabilità dell'attacco con un comunicato pubblicato su Amaq. Le forze di sicurezza e i servizi d'intelligence spagnoli erano stati allertati due mesi fa dalla Cia sulla probabilità di un attentato a Barcellona.



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