Genova, crolla una porzione del viadotto Morandi su A-10: 43 morti

Sono 43 morti e 15 feriti il bilancio ormai definitivo del cedimento del ponte Morandi sul greto del torrente Polcevera, a Genova. I soccorritori hanno trovato diversi mezzi schiacciati sotto le macerie con vittime all'interno. Ancora persone vive intrappolate
in auto sotto le macerie. Circa 30 i mezzi coinvolti dal crollo del viadotto di un'altezza di quasi 50 metri sull'autostrada A-10 che attraversa la Val Polcevera. Diverse auto sono rimaste incastrate e schiacciate tra le macerie del ponte mentre alcuni mezzi pesanti sono finiti nel torrente Polvecera. Alcuni feriti estratti dalle macerie sono stati trasportati in elisoccorso ai locali ospedali. Il ponte crollato ha travolto tra l'altro una parte di un capannone dell'Amiu, l'azienda ambientale del comune di Genova. In via precauzionale, dopo le verifiche sulla stabilità compiute dai Vigili del fuoco, sono state sgomberate 13 palazzine più vicine alla parte di ponte che non è crollata. I quasi 600 sfollati non potranno rientrare nelle loro abitazioni. L'incidente, avvenuto alle 11.35, è stato provocato da un cedimento strutturale del viadotto, forse per la rottura di un tirante. Il cedimento è avvenuto nel tratto lungo all'incirca 200 metri, nella zona di Sanpierdarena. Al momento del disastro, sulla zona si stava abbattendo un violento nubifragio. Ponte Morandi, soprannominato anche "Ponte di Brooklyn", ha una lunghezza di 1.182 metri e un'altezza al piano stradale di 45 metri. E' il viadotto che attraversa la Val Polcevera retto da tre piloni in cemento armato che raggiungono i 90 metri di altezza. Il crollo si è verificato nella seconda parte, verso il raccordo con l'autostrada A7, nel tratto che sovrasta via Fillak. La Protezione Civile di Genova ha istituito il numero verde 800.640.771 per informazioni e notizie.




Via: ANSA

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