Campagne di sensibilizzazione e divieti, per lo più ignorati, contro i botti di Capodanno sono riusciti, per il sesto anno consecutivo, a evitare i morti, ma non i feriti in lieve aumento dai 212 dell'anno scorso ai 216 di quest'anno, tra cui 44 ricoverati e 13 gravi con
prognosi sopra i 40 giorni. E 41 sono i minorenni che hanno riportato lesioni mentre lo scorso anno erano stati 50. Questo il bilancio degli incidenti verificatisi nel corso dei festeggiamenti per il Capodanno 2019 reso noto dal Viminale. I casi più seri a Milano e Benevento. Nel capoluogo lombardo un giovane è in gravi condizioni dopo lo scoppio di un petardo che gli ha dilaniato le mani e ferito volto e testa. Grave anche una 36enne ricoverata in ospedale a Benevento dopo essere stata colpita dalla scheggia di un grosso ordigno a Sant'Agata dei Goti. In val di Susa uno studente di 19 anni ha perso la mano destra ed è rimasto ferito ad una gamba per lo scoppio di un petardo. Sono sette i feriti per lo scoppio di petardi a Catania: ad un uomo di 43 anni è stata amputata la mano destra per lo scoppio di una bomba carta avvenuto nel quartiere di Librino, dopo il ricovero al Garibaldi centro. Tre dita della mano sinistra sono saltate per la deflagrazione di un petardo ad un altro uomo che abita nell'acese e che è stato medicato al Cannizzaro. A Napoli e provincia i feriti sono stati 37. A Pescara un giovane è stato denunciato per aver esploso botti illegali vicino all'area dove si stava tenendo il concerto di fine anno con J-Ax. Stessa sorte per un turista 21enne che a Firenze è stato notato dalla polizia mentre lanciava un piccolo petardo contro il Battistero in piazza Duomo. Anche il numero di interventi dei Vigili del fuoco, che in tutta Italia sono stati 658, è aumentato rispetto allo scorso anno quando furono 519. Decine di cassonetti dei rifiuti in fiamme a Roma. Il numero maggiore di chiamate anche quest'anno in Lazio (171), poi Lombardia (88), Campania (86), Emilia Romagna (76) e Toscana (52). Anche quest'anno nessun intervento in Sardegna. Non sono mancati episodi legati all'uso di spray al peperoncino: il caso più grave a Pratonevoso, nel cuneese dove a un concerto si è contata una dozzina di persone tra intossicati e soccorsi. L'attività di prevenzione delle forze di Polizia ha portato invece alla denuncia di 200 persone a piede libero, con un dato in diminuzione rispetto a quello del 2018 quando ne vennero segnalate 242, mentre sono state arrestate 45 persone a fronte delle 30 dell'anno scorso.
Fonte: Polizia di Stato
Vie: Il Messaggero | La Repubblica
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