La Guardia di Finanza ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Padova su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 12 soggetti accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata
all'emissione e all'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, riciclaggio e auto-riciclaggio, con l'aggravante della transnazionalità. Contestualmente è stato operato un decreto di sequestro preventivo, anche per equivalente, per un valore complessivo di oltre 8,5 milioni di euro. Eseguite oltre cento perquisizioni personali, domiciliari e locali in otto regioni. Complessivamente risultano implicate 45 persone operanti sul territorio nazionale e all'estero. L'operazione, denominata "Scarica barile", ha permesso di sgominare un sodalizio criminale dedito alle frodi fiscali e al riciclaggio, con il coinvolgimento di 42 società nel settore antincendio e antinfortunistica, i cui proventi sono stati trasferiti in tre paesi dell'est Europa. Lo schema delittuoso realizzato è quello delle frodi carosello all'Iva in cui una società "cartiera" ha il compito di generare cartolarmente movimentazioni di beni, emettendo fatture per operazioni inesistenti per un lasso temporale di circa dodici mesi. Le fatture false, finora quantificate, ammontano a oltre 25 milioni di euro. Tra i beni oggetto del sequestro, immobili di pregio per un valore di quasi 3 milioni di euro.
Via: Guardia di Finanza
Nessun commento:
Posta un commento