Manila, allerta per eruzione esplosiva del vulcano: al via maxiesodo

Le autorità filippine hanno dichiarato che esiste la minaccia imminente di una pericolosa eruzione del vulcano Taal, che ieri si è risvegliato facendo tremare la terra ed emettendo cenere e fumo a soli 65 chilometri a sud della capitale Manila. I funzionari hanno ordinato
la chiusura delle scuole e degli uffici governativi nelle vicinanze, sollecitando una "evacuazione totale" e avvertendo che fino a mezzo milione di persone potranno essere costrette a lasciare le proprie case. Una "eruzione esplosiva pericolosa è possibile in poche ore o giorni", ha dichiarato domenica l'Istituto filippino di vulcanologia e sismologia (Phivolcs), portando lo stato di allerta al livello quattro da uno in meno di 12 ore. L'attività vulcanica nel cratere principale si è intensificata, accompagnata da eruzioni provocate dal vapore e che hanno portato a tremori e terremoti. L'aeroporto internazionale di Ninoy Aquino, a Manila, ha sospeso tutti i voli "fino a nuovo avviso" da quando la cenere ha iniziato ad accumularsi su rampe e piste, hanno annunciato i funzionari dell'aeroporto. Quasi 170 voli sono stati cancellati. Incoraggiando le compagnie private a fare lo stesso, il presidente Rodrigo Duterte ha ordinato la sospensione di scuole e uffici governativi a Manila e nelle città vicine. Il vulcano Taal non è in realtà molto grande, ma è considerato tra i più pericolosi del mondo, a causa del numero di persone che vivono nelle sue immediate vicinanze, ha affermato Erik Klemetti, vulcanologo della Denison University. Phivolcs ha richiesto l'evacuazione di tutti entro un raggio di 17 chilometri  attorno al vulcano. Questa zona, considerata una zona di pericolo vulcanica, ospita oltre 450.000 residenti, secondo l'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha). Le autorità hanno diffuso anche un'allarme tsunami nel lago che circonda l'isola. Il vulcano ha già visto potenti eruzioni: un'eruzione nel 1754 è durata sei mesi e la sua eruzione più disastrosa ha provocato 1.335 vittime nel 1911. È scoppiato di nuovo nel 1965, uccidendo 190 persone e ha continuato ad avere altre quattro eruzioni minori negli anni successivi.


Via: Bloomberg

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