Duplice attentato nel Daghestan, una delle repubbliche del Caucaso del Nord. Due esplosioni nella città di Kizlyar hanno lasciato sul terreno dodici morti e almeno 23 feriti. Fra le vittime anche il capo della polizia locale, il colonnello Vitali Vedernikov. "Ci sono nove funzionari di polizia tra gli uccisi", ha spiegato una fonte della polizia. "Il numero dei feriti - ha continuato - potrebbe raggiungere le decine. Sono stati trasportati in diversi ospedali". L'attacco segue di soli due giorni il sanguinoso attentato nella metropolitana di Mosca nel quale hanno perso la vita 39 persone. Il premier russo Vladimir Putin non esclude che gli attentati odierni in Daghestan siano stati commessi dallo stesso gruppo responsabile degli attentati alla metro di Mosca. "E' stato commesso un altro crimine in Daghestan, un altro atto terroristico", ha dichiarato il capo del governo. "Io non escludo che sia stata la stessa banda ad agire, per noi non è importante in quale parte del nostro Paese è stato commesso un crimine simile, non importa chi sono le vittime di questo crimine, di quale nazionalità o di quale fede. Partiamo dal presupposto che questo è un crimine contro la Russia", ha aggiunto, parlando nella sua residenza di Novo Ogariovo, alle porte di Mosca, durante una riunione del presidium del governo.
Fonte: La Repubblica
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