E' stato il voler cambiare 13mila dollari in un colpo solo all'ufficio postale di Altopascio a mettere nei guai R.R., una trentunenne che vive ad Orentano in provincia di Pisa. Non c'erano veri motivi per cui la donna potesse essere in possesso di una simile
somma di denaro e, quindi, degli accertamenti erano quanto meno giustificati. Accertamenti che sono scattati, nonostante le banconote, al controllo con l'apparecchio in dotazione alle Poste, fossero risultate vere. I carabinieri, però, hanno voluto vederci chiaro e, nel dicembre scorso, hanno iniziato una serie di indagini, inviando i dollari da controllare, oltre che alla loro divisione per contrastare i soldi contraffatti, anche negli Stati Uniti, dove sarebbero stati effettuati controlli ancora più approfonditi. E' così emerso che i 13mila 'verdoni' erano falsi. Una falsificazione quasi perfetta, tanto da renderli pressoché irriconoscibili perfino al lettore ottico. Dalle indagini è emerso che la donna ricopriva il ruolo di corriere e si recava in diversi Paesi europei - Spagna, Germania e Svizzera - a cambiare i dollari falsi in euro veri, che, quindi, tornavano in Italia puliti e pronti per arricchire le tasche dell'organizzazione. Di prassi, i primi cambi avvenivano con moneta statunitense vera, in modo da diventare cliente degno di fiducia sia da parte delle banche che da parte degli uffici postali, poi inziava lo spaccio di banconote false, ma contraffatte così bene da eludere i controlli. Infatti, a cadere nella trappola, infatti, sono stati molti istituti di credito di Lucca, in Versilia e a Massa Carrara, per un totale di 10 operazioni di cambio valuta. Le indagini hanno portato i militari dell'Arma a indagare anche in altri Paesi, quali Spagna, Germania e soprattutto Svizzera.
somma di denaro e, quindi, degli accertamenti erano quanto meno giustificati. Accertamenti che sono scattati, nonostante le banconote, al controllo con l'apparecchio in dotazione alle Poste, fossero risultate vere. I carabinieri, però, hanno voluto vederci chiaro e, nel dicembre scorso, hanno iniziato una serie di indagini, inviando i dollari da controllare, oltre che alla loro divisione per contrastare i soldi contraffatti, anche negli Stati Uniti, dove sarebbero stati effettuati controlli ancora più approfonditi. E' così emerso che i 13mila 'verdoni' erano falsi. Una falsificazione quasi perfetta, tanto da renderli pressoché irriconoscibili perfino al lettore ottico. Dalle indagini è emerso che la donna ricopriva il ruolo di corriere e si recava in diversi Paesi europei - Spagna, Germania e Svizzera - a cambiare i dollari falsi in euro veri, che, quindi, tornavano in Italia puliti e pronti per arricchire le tasche dell'organizzazione. Di prassi, i primi cambi avvenivano con moneta statunitense vera, in modo da diventare cliente degno di fiducia sia da parte delle banche che da parte degli uffici postali, poi inziava lo spaccio di banconote false, ma contraffatte così bene da eludere i controlli. Infatti, a cadere nella trappola, infatti, sono stati molti istituti di credito di Lucca, in Versilia e a Massa Carrara, per un totale di 10 operazioni di cambio valuta. Le indagini hanno portato i militari dell'Arma a indagare anche in altri Paesi, quali Spagna, Germania e soprattutto Svizzera.
Via: Lo Schermo
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