Rischio terrorismo dietro ai bancomat clonati

La Spezia, 27 mar. - Il metodo è quello classico: copiare i codici di bancomat e carte di credito dopo aver clonato le card per far razzia nei conti correnti di ignare persone, ma l’ultimo caso ha evidenziato uno sviluppo tecnologico di «qualità» che dimostra quando siano organizzate ed evolute le reti della malavita dell’est europeo. Un problema che però oggi supera il livello chiuso di una singola organizzazione criminale, infatti il timore degli esperti è che questa fonte di facile reperimento di contanti, ma a nome di inconsapevoli cittadini, sia un’utile strumento di rapido finanziamento per cellule terroristiche presenti in occidente.
Due cittadini bulgari sono stati arrestati dagli uomini della polizia postale della Spezia, con l'accusa di aver clonato decine e decine di carte di credito e bancomat. Con un sistema innovativo di dimensioni ridottissime installavano negli sportelli bancomat delle componenti per la cattura dei codici con tanto di microcamera grande quanto uno spillo. Ma il personale di una filiale della Cassa di Risparmio della Spezia si e' accorto che qualcosa non andava allo sportello bancomat e ha lanciato l'allarme. Dalle telecamere di sorveglianza si e' poi scoperto che due persone avevano manomesso lo sportello automatico. Il giorno dopo, il 23 marzo, i due bulgari sono stati arrestati in albergo e gli e' stato sequestrato l'apparato di clonazione proveniente dalla Bulgaria. In tutto sono state clonate 260 carte della Cassa di Risparmio ma nessun prelievo e' stato effettuato. Presa di mira dai truffatori anche una filiale della Banca Toscana sulla quale si stanno effettuando accertamenti per verificare eventuali prelievi di denaro ai clienti. Le "trappole per i bancomat", sottolinea la polizia postale sono solitamente prodotte nei paesi dell'Est e addirittura si possono comprare in rete partecipando a specifici forum.
Fonte: Il Giornale

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