Napoli, 6 apr. (La Repubblica) - Una lite tra due ragazzi sfocia in tentato omicidio con il padre di uno dei due che cerca di risolvere la contesa sparando contro i familiari dell'altro giovane. E' accaduto ad Acerra, nel Napoletano, dove i carabinieri hanno sottoposto a fermo un imprenditore, Francesco G. di 42 anni, del luogo, con l'accusa di tentato omicidio plurimo e detenzione illegale di arma da fuoco.
Secondo quanto accertato dai carabinieri, domenica mattina un figlio 18enne dell'imprenditore ha avuto una lite con un minorenne da cui è scaturita la sera stessa un acceso confronto tra le famiglie dei due ragazzi, davanti alla casa dello stesso imprenditore, in via Aniene di Acerra. Al culmine dell'alterco il padre del 18enne, aggredito verbalmente dai familiari del minorenne che aveva litigato con suo figlio, ha sparato contro i rivali sette colpi d'arma da fuoco con una pistola calibro 9x21 illegalmente detenuta. Fortunatamente i proiettili hanno colpito solo il paraurti anteriore e il lunotto posteriore dell'auto dei familiari del minorenne danneggiando due auto parcheggiate nelle vicinanze. Gli spari hanno attirato l'attenzione dei residenti che hanno avvertito i carabinieri.
L'uomo, che si era dato alla fuga, è stato poi rintracciato e arrestato. Sul posto i carabinieri della sezione Rilievi del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna hanno rinvenuto e sequestrato sette bossoli calibro 9. Le ricerche dell'arma utilizzata nella sparatoria sono ancora in corso ed i carabinieri ritengono che possa essere stata gettata.
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