Teramo, 13 apr. (Tgcom) - Un uomo di origini pugliesi, ma residente a Teramo, è stato fermato con l'accusa di omicidio volontario nell'ambito delle indagini sull'assassinio di Adele Mazza, la 49enne tossicodipendente teramana strangolata e poi fatta a pezzi, i cui resti sono stati rinvenuti a Pasquetta, a Teramo. Contro l'uomo - R.B., di 53 anni - ci sarebbero elementi schiaccianti: il fermato avrebbe avuto una relazione con la vittima.
L'omicidio fu scoperto da una passante il cui cane, frugando tra alcuni rifiuti in un fossato alla periferia della città, strappò due buste contenenti le gambe della vittima. In seguito i carabinieri, con l'aiuto dei Ris e di unità cinofile, trovarono nella zona altre buste contenenti gli altri resti della donna.
Il sostituto procuratore della Repubblica, Roberta D'Avolio, e i carabinieri del Ris stanno compiendo un sopralluogo nell'abitazione dell'uomo fermato, distante qualche decina di metri dalla casa della vittima. I carabinieri del reparto operativo stanno effettuando perquisizioni in altre abitazioni di Teramo alla ricerca di ulteriori elementi. Non si esclude, infatti, che qualcuno possa avere aiutato, nel delitto o dopo, la persona fermata.
Firmata dal Gip l'ordinanza di custodia cautelare per omicidio volontario, vilipendio e occultamento di cadavere nei confronti di R.B. L'uomo, tossicodipendente, è stato portato ora nella sua abitazione assieme al suo avvocato, al Pm e ai carabinieri che stanno prelevando probabile materiale utile alla ricerca. Il 53enne aveva già avuto dei precedenti: era stato arrestato per reati legati alla droga e contro il patrimonio.
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