E' di oltre 65 morti e 110 feriti il bilancio deIlo scontro tra un treno passeggeri Bengala e un convoglio merci dopo un'esplosione sui binari, nello Stato indiano del West. L'incidente è considerato dal ministero dell'Interno di New Delhi come "un atto di sabotaggio", anche se "ancora non è chiaro se sia stato utilizzato esplosivo per danneggiare i binari". La pista per individuare gli attentatori porta al movimento maoista. Il bilancio ufficiale delle vittime reso noto finora, ma destinato a crescere con il passare delle ore, è di 65 morti e oltre 100 feriti. Il treno espresso era in servizio da Calcutta e Mumbay. Il deragliamento e il successivo impatto sono avvenuti all'1.30 locale nel distretto West Midnapore, una roccaforte maoista circa 135 chilometri a ovest di Calcutta, capoluogo del Bengala occidentale. Secondo il ministero dell'Interno a New Delhi, si è trattato di «un atto di sabotaggio», anche se «ancora non è chiaro se sia stato utilizzato esplosivo per danneggiare i binari». Il ministro dell'Interno, Palaniappam Chidambaram, ha aggiunto che «sarà necessario attendere la conclusione delle perizie per una risposta formale sugli autori». «Sospettiamo un gruppo di Naxalites», ha detto da Calcutta il capo della polizia Bhupinder Singh, con riferimento al movimento maoista fondato a fine anni Sessanta nella zona di Naxalbari del Bengala Occidentale. Un gruppo che, secondo il primo ministro indiano Manmohan Singh, rappresenta la minaccia principale alla sicurezza interna, essendo accusato della morte di oltre 1300 persone nelle violenze scatenate dal gennaio 2009. Il capo della polizia ha inoltre precisato che sul luogo del deragliamento sono stati rinvenuti dei volantini dei ribelli.
Fonte: Corriere della Sera
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