Un dipendente infedele delle Ferrovie dello Stato che prestava servizio nella biglietteria della stazione di Aprilia, in provincia di Latina, è stato denunciato per peculato al termine di un'indagine condotta dagli agenti del compartimento della polizia ferroviaria del
Lazio. L'uomo, di 54 anni, per arrotondare lo stipendio aveva messo in piedi un meccanismo in grado di 'monetizzare' i bonus delle ferrovie relativi a rimborsi di titoli di viaggio. Lo stratagemma prevedeva la raccolta dei biglietti ferroviari da parte di alcuni complici, per lo più sbandati che frequentavano la stazione di Aprilia, nei pressi delle macchinette automatiche. I complici, sette in tutto quelli denunciati alla procura di Latina, raccoglievano i biglietti che spesso venivano dimenticati dai viaggiatori nella fessura degli sportelli automatici. In alcuni casi ostruivano appositamente la fessura impedendo l'emissione del biglietto e successivamente lo recuperavano. I biglietti venivano poi consegnati al dipendente infedele che ne chiedeva il rimborso alle ferrovie. Le ferrovie consegnavano un bonus per l'acquisto di un nuovo biglietto. I bonus quindi venivano utilizzati dal 54enne nella stessa biglietteria dove lavorava per acquistare i biglietti ferroviari di ignari passeggeri che dietro contante ricevevano il titolo di viaggio. A insospettire Trenitalia il numero elevato di rimborsi che nel tempo erano stati richiesti dalla stazione di Aprilia. Gli agenti del compartimento della polizia ferroviaria del Lazio diretti da Claudio Caroselli dopo alcune indagini e pedinamenti sono riusciti a risalire al responsabile che per ogni turno di lavoro riusciva a truffare fino a 300 euro. Ai complici incaricati di raccogliere i biglietti per la stazione venivano consegnati pochi euro. Gli investigatori ritengono che la truffa andava avanti da alcuni anni. Il dipendente infedele oltre ad essere denunciato è stato anche sospeso dal servizio.Fonte: La Repubblica
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