Verona, 31 mag. - Uccide il padre, lo taglia in cinque pezzi con una sega e ne getta il cadavere in un bidone della spazzatura per la raccolta differenziata. Il raccapricciante delitto è avvenuto in un quartiere di Verona; l'omicida, dopo alcune ore passate in Questura, ha confessato. In carcere è finito Piergiorgio Zorzi, 20 anni, accusato dell'omicidio del padre, Giorgio, 66 anni. Sono stati i condomini a chiamare la polizia per il cattivo odore che proveniva da uno dei bidoni. Sul posto sono intervenute le volanti, il dirigente della squadra mobile scaligera Giampaolo Trevisi e il suo vice Massimo Scannicchio che hanno portato il giovane in Questura dove, sottoposto ad un interrogatorio durato diverse ore, ha infine confessato davanti al pm scaligero Elvira Vitulli. Il figlio ha usato una sega per tagliare gambe e braccia staccandole dal corpo, perché il corpo intero non stava nel bidone dei rifiuti organici. Il pm Elvira Vitulli ha così disposto il fermo per i reati di omicidio aggravato e occultamento di cadavere. Il 20enne si trova ora nel carcere di Verona-Montorio. Per il momento non è ancora stato chiarito il movente che avrebbe spinto il ragazzo all'efferato omicidio.
Fonte: Libero News
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