Afghanistan, la soldatessa italiana ferita è tornata

E' atterrata a Torino, a bordo dell'aereo dell'esercito Piaggio 180, Cristina Buonacucina, la soldatessa ferita a Herat il 17 maggio nell'attentato in cui morirono gli alpini Massimiliano Ramadù e Luigi Pascazio. Ad accoglierla il generale Franco Cravarezza. La giovane caporale, rientrata in Italia il 29 maggio, ha ricevuto questa mattina la visita a Roma, all'ospedale militare del Celio, del ministro della Difesa, Ignazio La Russa. Buonacucina, la prima soldatessa italiana ferita in modo serio in missione, è nata a Foligno (Perugia) il 30 novembre 1983. E' in servizio dal 12 gennaio 2009 ed era alla prima missione in Afghanistan. Prosegue intanto, al ritmo di 20 controlli al giorno l'operazione "Census", che prevede - in vista delle elezioni parlamentari di settembre - la verifica dei seggi elettorali nella regione occidentale dell'Afghanistan da parte delle forze di sicurezza afgane e dei militari italiani del Regional Command West. La prima fase dei preparativi, spiegano al comando del contingente italiano, consiste nel cosiddetto "polling center assessment", cioé la ricognizione e il controllo di circa 6.000 seggi a livello nazionale, 1.113 dei quali nella regione ovest del Paese, dove operano attualmente circa 3.400 militari italiani.

Fonte: ANSA

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