Arrestato Cesare Pagano, capo clan degli 'scissionisti'. Era tra i primi 30 latitanti

Arrestato il boss della camorra Cesare Pagano, considerato il capo clan degli 'scissionisti', che negli anni scorsi diede vita con il clan Di Lauro alla sanguinosa faida di Scampia e Secondigliano. Era inserito nello speciale elenco dei primi trenta letitanti più pericolosi del 'Programma di ricerca speciale'. Pagano è stato catturato dalla Polizia a Napoli in una villetta a Licola, sul litorale flegreo ed è accusato di associazione a delinquere di stampo mafioso, omicidio e traffico di sostanze stupefacenti. Con il boss sono stati arrestati altri due uomini anch'essi latitanti da tempo: si tratta del nipote Carmine, soprannominato 'Angioletto', e del genero, considerati dagli investigatori i suoi guardaspalla. La polizia ha circondato l'abitazione ed ha fatto irruzione, sparando colpi di pistola in aria, a scopo intimidatorio. Pagano era ricercato dal marzo del 2009, quando era riuscito a sfuggire alla cattura durante la mega operazione che portò all’arresto del cognato, Raffaele Amato. Nato il 22 ottobre 1969 a Napoli, Pagano è il fratello di Vincenzo cofondatore con gli Amato del clan degli 'scissionisti', il clan entrato in guerra a cavallo del 2004 -2005 con la cosca capeggiata da Paolo Di Lauro, dalla quale si era staccato, per il controllo della più grande piazza di spaccio d'Europa. Da quella faida, che provocò una settantina di morti, uscirono vincitori e presero il sopravvento sugli avversari nel controllo delle attività criminose, in particolare dello spazio di droga, in tutto il quartiere di Secondigliano.

Fonte: Adnkronos

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