Battisti, La Russa: ci saranno conseguenze, ma Lula non teme

Roma, 30 dic - "Il governo italiano si riserva di considerare tutte le misure necessarie per ottenere il rispetto del trattato bilaterale di estradizione, in conformità con il diritto brasiliano". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Franco Frattini, circa la probabile non
concessione dell'estradizione di Cesare Battisti da parte del Brasile. Frattini ha però precisato che non si esprimerà sul caso se non successivamente al previsto annuncio di Lula. «Nessuno pensi che il no all'estradizione di Cesare Battisti sia senza conseguenze. L'azione diplomatica non compete a me. Però porrò la questione al Governo. E almeno altri 4 ministri hanno la stessa intenzione, a partire da Giorgia Meloni». Lo afferma il ministro della Difesa, Ignazio La Russa. La Russa si dice pronto «ad appoggiare iniziative che arrivano al boicottaggio. Sconsiglierei a chiunque di andare in un Paese dove gli assassini sono lasciati in libertà. E molti non comprerebbero più i loro prodotti. Come minimo, richiamerò i tre ufficiali che sono impegnati nel progetto di cooperazione con il Brasile relativo all'Amx, il bombardiere senza bombe. E chiederò loro se se la sentono di restare in un Paese dove in autobus potresti ritrovarti di fronte un assassino». Il presidente brasiliano, Inacio Lula da Silva, non teme una rappresaglia del governo italiano se, come sembra ormai intenzionato a fare, non permettera' il rimpatrio di Cesare Battisti. Il presidente brasiliano ha reagito quasi infastidito a una domanda dei giornalisti sulla questione: "Non esiste una rappresaglia dell'Italia. Il Brasile e' sovrano. Chi fara' una rappresaglia? Abbiamo gia' raggiunto la maggior eta'".

Fonti: Il Corriere | TG Com24 | AGI

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