Una folla di circa 200 persone si e' radunata questo pomeriggio in piazza Fontana per ricordare la strage del 1969. Parenti delle vittime, associazioni partigiane, centri sociali e alcune sigle sindacali hanno assistito alla cerimonia durata circa un'ora. Prima e dopo, fischi e insulti al
sindaco di Milano Letizia Moratti e il presidente della provincia Guido Podesta' che sono proseguiti anche mentre quest'ultimo era davanti alla lapide e veniva suonato il silenzio. "Vergogna", hanno urlato i circa 50 giovani dei centri sociali presenti in piazza. Fracasso che si e' immediatamente zittito non appena dal palco hanno parlato i rappresentanti delle vittime. La strage di piazza Fontana fu conseguenza di un grave attentato terroristico compiuto il 12 dicembre 1969 nel centro di Milano. Viene da molti ritenuta, convenzionalmente, l'inizio del periodo passato alla storia in Italia come strategia della tensione. Le indagini si susseguiranno nel corso degli anni, con imputazioni a carico di vari esponenti anarchici e di destra; tuttavia alla fine tutti gli accusati saranno sempre assolti in sede giudiziaria (peraltro alcuni verranno condannati per altre stragi, e altri si gioveranno della prescrizione, evitando la pena). Nel 2005 la corte di cassazione ha affermato che la strage di piazza Fontana fu realizzata da "un gruppo eversivo costituito a Padova nell'alveo di Ordine Nuovo" e "capitanato da Franco Freda e Giovanni Ventura", che però non furono più processabili in quanto "irrevocabilmente assolti dalla Corte d'assise d'appello di Bari". L'esplosione avvenne il 12 dicembre 1969 alle ore 16:37: una bomba scoppiò nella sede della Banca Nazionale dell'Agricoltura in piazza Fontana a Milano, uccidendo diciassette persone (quattordici sul colpo) e ferendone altre ottantotto.
sindaco di Milano Letizia Moratti e il presidente della provincia Guido Podesta' che sono proseguiti anche mentre quest'ultimo era davanti alla lapide e veniva suonato il silenzio. "Vergogna", hanno urlato i circa 50 giovani dei centri sociali presenti in piazza. Fracasso che si e' immediatamente zittito non appena dal palco hanno parlato i rappresentanti delle vittime. La strage di piazza Fontana fu conseguenza di un grave attentato terroristico compiuto il 12 dicembre 1969 nel centro di Milano. Viene da molti ritenuta, convenzionalmente, l'inizio del periodo passato alla storia in Italia come strategia della tensione. Le indagini si susseguiranno nel corso degli anni, con imputazioni a carico di vari esponenti anarchici e di destra; tuttavia alla fine tutti gli accusati saranno sempre assolti in sede giudiziaria (peraltro alcuni verranno condannati per altre stragi, e altri si gioveranno della prescrizione, evitando la pena). Nel 2005 la corte di cassazione ha affermato che la strage di piazza Fontana fu realizzata da "un gruppo eversivo costituito a Padova nell'alveo di Ordine Nuovo" e "capitanato da Franco Freda e Giovanni Ventura", che però non furono più processabili in quanto "irrevocabilmente assolti dalla Corte d'assise d'appello di Bari". L'esplosione avvenne il 12 dicembre 1969 alle ore 16:37: una bomba scoppiò nella sede della Banca Nazionale dell'Agricoltura in piazza Fontana a Milano, uccidendo diciassette persone (quattordici sul colpo) e ferendone altre ottantotto.
Fonte: AGI
Via: Wikipedia
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