La procura di Milano e gli avvocati della difesa hanno chiesto con due istanze al gip una perizia psichiatrica per Oleg Fedchenko, il pugile ucraino di 25 anni che, il 6 agosto scorso, ha ucciso massacrandola a pugni Emlou Arvesu, filippina di 41 anni, che stava camminando lungo viale Abruzzi a Milano. Le parti hanno richiesto che gli accertamenti vengano svolti in sede di incidente probatorio, per “cristallizzare” la prova in vista del processo. Il 6 agosto scorso, Fedchenko era uscito da casa della madre e, a causa di una delusione amorosa, si era accanito contro la prima donna che aveva incontrato per strada. Aveva sbattuto la filippina, che rientrava a casa dopo aver accompagnato uno dei figli dalla sorella, contro la vetrina di una banca e poi l’aveva colpita diverse volte e quando era caduta a terra aveva continuato ad infierire con pugni assestati con precisione e violenza. L’uomo, che avrebbe fatto uso anche di droghe e steroidi, si trova ancora in carcere accusato di omicidio aggravato dalla crudeltà e dai futili motivi. Il pm Francesca Celle nei mesi scorsi ha disposto degli accertamenti tossicologici per verificare se effettivamente il pugile facesse uso di sostanze illecite.
Via: Blitz Quotidiano
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