Soldi per i rimpatri, scoppia le polemica nel Governo

Scoppia la polemica nel governo dopo la proposta del ministro degli Esteri Franco Frattini di mettere a disposizione 2.000-2.500 dollari per ogni immigrato clandestino tunisino che accetti volontariamente di rientrare nel suo paese. «Ma che pagare, io non gli darei niente, li caricherei e li porterei indietro», attacca Umberto Bossi, sottolineando che non solo bisogna trattare gli immigrati da clandestini, ma che, se dovessero tornare, bisognerebbe rispedirli nuovamente nel loro Paese. «Un'idea assurda, non so a chi possa essere venuta, tornerebbero tutti indietro per prendere altri 2.500 dollari e sarebbe un continuo ping pong pagato da noi...», rincara la dose Roberto Calderoli. «Abbiamo sempre detto - ricorda il leader dell'Udc Pierferdinando Casini - che i rifugiati, quelli che scappano dai Paesi in guerra, vanno accolti. I tunisini non mi pare invece siano a rischio e vanno rispediti al mittente». E anche per Francesco Rutelli, leader dell'Api, «è giusto accogliere i rifugiati, chi chiede asilo politico, ma è giusto rimandare indietro coloro che hanno una migrazione per motivi economici all'origine del loro viaggio».

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