Omicidio Rea: i dettagli della telefonata tra Salvatore e Ludovica

Dalle intercettazioni telefoniche, come riporta il Corriere della Sera, emerge che Ludovica Perrone non è mai stata sicura dell'innocenza di Salvatore Parolisi, il caporalmaggiore dell'esercito arrestato con l'accusa di aver ucciso sua moglie, Melania Rea. "Tu vuoi togliere te dai guai, non me", gli dice Ludovica, l'amante, la sera del 9 maggio dopo che lei era stata sentita dagli inquirenti e lui, preoccupato, la chiama da un cellulare non suo. "No no no, non mi tolgo io dai guai non ho nessun guaio da cui togliermi, hai capito? Perché io non ho fatto niente di quello che mi si vuole accusare. Ti entra in testa anche a te sì o no?", le risponde Salvatore. E lei: "A me non me ne frega niente di quello che dicono, però tu mi devi rispondere soltanto a una domanda Salvatore". E lui: "Ti ho detto che ne parleremo da vicino". Ludovica risponde: "Da vicino? Io non ci arrivo a parlare con te perché ti giuro io mi ammazzo prima, tu non ti rendi conto". E Salvatore: "Non fare cretinate, anche io ci ho pensato già in questi quindici giorni. Sono stato dieci giorni senza mangiare". Ludovica ribatte: "Rispondimi: io a te ti conosco? Io a te non ti conosco". Ma a Parolisi interessa sapere cosa Ludovica ha detto ai carabinieri: "Tu dimmi solo quello che è e poi ci penserò io a cosa dire in televisione, a come modificare le cose". Ludovica afferma di aver raccontato tutto nel suo interrogatorio, tranne una cosa: "non l'ho detta, non l'ho detta". Anche gli inquirenti si chiedono di cosa si tratta.

Foto: Facebook.com

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