Amy Winehouse, l'autopsia: "niente sostanze illegali nel sangue"

Nel corpo di Amy Winehouse non c'è traccia di sostanze illegali, solo di alcol. È questo il risultato dei test tossicologici condotti sul cadavere della cantante inglese morta un mese fa nella sua casa di Camden a Londra a soli a 27 anni. Un portavoce della famiglia ha reso noto che nel corpo dell'artista sono state trovate tracce di bevande alcoliche, anche se «non è stato possibile determinare se l'alcol ha avuto un ruolo nella morte di Amy». I familiari della Winehouse hanno ringraziato la polizia e il medico legale per come li hanno tenuti informati sul loro lavoro ed hanno aggiunto di voler attendere l'esito dell'inchiesta il prossimo 26 ottobre. Dopo la morte di Amy lo scenario di un cocktail letale di alcol e sostanze proibite era sembrato la causa più probabile della morte della cantante: a pochi giorni dalla scoperta del cadavere un pusher londinese, Tony Azzopardi, aveva sostenuto di averle venduto cocaina e eroina per 1.200 sterline poche ore prima del decesso. Ma al funerale di Amy, il padre Mitch Winehouse aveva detto che la figlia si era riuscita a liberare dalle tossicodipendenze.

Fonte: LEGGO

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