L’Europa non è riuscita nel tentativo di ribaltare il responso della vigilia, schiacciata dai timori di recessione rilanciati da Jp Morgan. E in parte complice il profondo rosso della chiusura precedente a Wall Street (seguita dal tracollo delle Borse asiatiche). Il trascorrere delle ore non ha portato sostanziali buone notizie, anche se il tentativo di recupero di Wall Street, che ha cominciato la seduta in tono molto volatile ma ad un certo punto ha anche recuperato quota 11mila punti del Dow Jones, ha dato una mano ai listini europei, che hanno chiuso la giornata sopra i minimi anche se in profondo rosso. Ancora una volta la peggiore è stata Piazza Affari, che ha lasciato sul terreno il 2,46% dell’indice a maggior capitalizzazione, seguita a ruota da Francoforte, che ha perso il 2,19% mentre Parigi ha ceduto l’1,92% e Londra l’1,01%. Anche il Dow Jones a Wall Street ha ceduto l'1,57%, mentre il Nasdaq ha chiuso in calo dell'1,62%. Complessivamente, l’Europa ha bruciato 94 miliardi di capitalizzazione. Speculare al clima di timori finanziari la reazione dell’oro, tornato a splendere ai massimi livelli come bene rifugio (1.878,18 dollari per oncia).
Fonte: La Repubblica
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