Maxi operazione antidroga della polizia che ha eseguito 67 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti, italiani e stranieri, accusati di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale e allo spaccio di sostanze
stupefacenti. Gli ordini per gestire i traffici di droga partivano anche dal carcere dell'Ucciardone. E' quanto emerge dall'operazione antidroga Golden Eggs, condotta dagli agenti della Squadra mobile e del commissariato Libertà di Palermo. La banda era formata da palermitani, nigeriani, tunisini e ghanesi e faceva arrivare la droga attraverso triangolazioni internazionali tra Spagna, Venezuela, Nigeria, Mali e Olanda. A capo dell'organizzazione c'era uno straniero che si avvaleva di canali internazionali per far arrivare la droga in Italia e immetterla sul mercato siciliano. In molti casi a trasportare la droga erano corrieri definiti "ovulatori" che anche a rischio della propria invita ingerivano consistenti quantità di sostanze stupefacente per poi arrivare in Italia in treno o aereo. L'organizzazione criminale si avvaleva della collaborazione anche di numerose donne che si occupavano di custodire la droga e contattare i potenziali acquirenti.
stupefacenti. Gli ordini per gestire i traffici di droga partivano anche dal carcere dell'Ucciardone. E' quanto emerge dall'operazione antidroga Golden Eggs, condotta dagli agenti della Squadra mobile e del commissariato Libertà di Palermo. La banda era formata da palermitani, nigeriani, tunisini e ghanesi e faceva arrivare la droga attraverso triangolazioni internazionali tra Spagna, Venezuela, Nigeria, Mali e Olanda. A capo dell'organizzazione c'era uno straniero che si avvaleva di canali internazionali per far arrivare la droga in Italia e immetterla sul mercato siciliano. In molti casi a trasportare la droga erano corrieri definiti "ovulatori" che anche a rischio della propria invita ingerivano consistenti quantità di sostanze stupefacente per poi arrivare in Italia in treno o aereo. L'organizzazione criminale si avvaleva della collaborazione anche di numerose donne che si occupavano di custodire la droga e contattare i potenziali acquirenti.
Via: La Repubblica
Foto: ANSA
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