Prosciolti 95 imputati dell'inchiesta sul traffico di rifiuti tossici dal nord

Finisce con un nulla di fatto l’inchiesta resa celebre dal libro Gomorra di Roberto Saviano. Quella sul milione di tonnellate di rifiuti tossici industriali partiti dal nord e sotterrati illegalmente nelle campagne di Napoli e Caserta dalla camorra. I reati contestati sono
caduti in prescrizione e così nessuna delle 95 persone rinviate a giudizio pagherà nulla. Erano 40 ogni settimana i tir che partivano da Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Toscana per smaltire a prezzi di saldo ogni tipo di veleno proveniente dall’attività industriale. Rifiuti che avrebbero dovuto seguire procedure di stoccaggio speciali e che invece venivano acquistati dagli emissari dei clan per poi finire ad avvelenare il terreno e la falda acquifera. L’inchiesta, denominata “Operazione Cassiopea”, era partita nel 1998 guidata dal pm della Procura di Santa Maria Capua Vetere Donato Ceglie. Al termine delle indagini 95 persone furono rinviate a giudizio e la migrazione mortifera dei rifiuti interrotta. Erano imprenditori, trasportatori, proprietari dei terreni a cui venivano contestati, tra gli altri, il reato di disastro ambientale e avvelenamento delle acque. I problemi iniziano con l’udienza preliminare, quando il giudice ritiene che la competenza debba passare alla Direzione distrettuale antimafia, dato che dietro lo smaltimento dei rifiuti c’è la camorra.

Via: TGcom24

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