Era sana la bambina nata morta al Policlinico Gemelli di Roma: questo sembrerebbe il risultato dell'autopsia svolta ieri sul suo corpicino. La piccola, dunque, non aveva patologie prenatali: la causa del decesso è probabilmente l'invecchiamento della
placenta, che non è "programmata" per durare molto più a lungo dei nove mesi di gravidanza, e che ha quindi smesso di ossigenare il feto. Un caso raro ma non impossibile, soprattutto con un ritardo così elevato del parto. La bimba è nata morta nella notte tra il 12 e il 13 settembre scorsi dopo che la madre, Carmela Cassese, doveva essere ricoverata per partorire avendo superato da due settimane il termine della gravidanza, ma è stata rimandata a casa. Per i risultati ufficiali dell'autopsia bisogna aspettare lunedì. La procura di Roma indaga per omicidio colposo, al momento a carico di ignoti. Oltre all'inchiesta della magistratura, sul caso è stata avviata un'indagine interna dello stesso Policlinico Gemelli. La Regione Lazio, infatti, aveva chiesto al nosocomio romano una relazione, sollecitata dal presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori sanitari, Leoluca Orlando.
placenta, che non è "programmata" per durare molto più a lungo dei nove mesi di gravidanza, e che ha quindi smesso di ossigenare il feto. Un caso raro ma non impossibile, soprattutto con un ritardo così elevato del parto. La bimba è nata morta nella notte tra il 12 e il 13 settembre scorsi dopo che la madre, Carmela Cassese, doveva essere ricoverata per partorire avendo superato da due settimane il termine della gravidanza, ma è stata rimandata a casa. Per i risultati ufficiali dell'autopsia bisogna aspettare lunedì. La procura di Roma indaga per omicidio colposo, al momento a carico di ignoti. Oltre all'inchiesta della magistratura, sul caso è stata avviata un'indagine interna dello stesso Policlinico Gemelli. La Regione Lazio, infatti, aveva chiesto al nosocomio romano una relazione, sollecitata dal presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori sanitari, Leoluca Orlando.
Via: Tg1
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