Libici in coda per il corpo di Gheddafi, Dna fugherà voci su sosia

Una lunga fila per vedere il dittatore morto. E' la scena di queste ore a Misurata davanti alla cella frigorifera al mercato delle carni dove è esposto da ieri il corpo di Muammar Gheddafi. Rinviata ancora la sepoltura del rais sul cui corpo devono ancora essere effettuati alcuni esami tra cui l'autopsia e l'analisi del Dna che fugherà definitivamente eventuali dubbi sulla morte del Colonnello. Gheddafi durante la sua vita aveva infatti diffuso la notizia di servirsi di numerosi sosia. Con questo ulteriore accertamento gli insorti vogliono evitare che si alimentino leggende sulla sopravvivenza del rais. Ma c'è anche chi, come fa sapere un portavoce militare del Cnt di Misurata, si oppone al fatto che si possa condurre l'esame autoptico sul cadavere di Gheddafi. "Non ci sarà autopsia, né oggi, né in un altro giorno. Nessuno aprirà il corpo di Gheddafi", ha detto Fathi Bachagha, un portavoce dei militari di Misurata. Intanto il comandante ribelle Hammad Mufta nella sua versione degli ultimi momenti del rais racconta di un Gheddafi ferito che offriva soldi agli insorti per salvarsi. "Gheddafi era confuso, chiaramente spaventato. Ripeteva che avrebbe dato soldi a tutti, che avrebbe pagato per le scuole dei nostri bambini. Secondo Mufta comunque il Colonnello ''è morto dissanguato''.

Via: Adnkronos

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