I pirati somali hanno liberato la petroliera battente bandiera italiana Savina Caylyn. I 22 membri dell'equipaggio, tra cui 5 italiani, Giuseppe Lubrano Lavadera, comandante della nave, Crescenzo Guardascione, Gianmaria Cesaro, Antonio Verrecchia ed Eugenio Bon, sono stati rilasciati alle 14 ora locale, le 12 ora italiana, dopo ben 10 mesi passati in prigionia, in tempo per passare il Natale con le loro famiglie. La petroliera, lunga 266 metri e con una stazza di 105mila tonnellate, e' di proprieta' della societa' partenopea Fratelli D'Amato ed e' stata varata nel 2008. Era salpata dal terminal petrolifero di Marsa Bashayer, in Sudan e il carico di greggio che trasportava era destinato a una societa' che tratta materie prime, la Arcadia. Soddisfazione per la liberazione e' stata espressa subito dal premier Mario Monti e, in serata, anche la Farnesina, rigorosamente trincerata durante il giorno nel silenzio stampa, ha divulgato in serata un comunicato per sottolineare l'intenso lavoro in costante coordinamento con la Difesa. Pirati somali hanno confermato al sito Somalia Report, il pagamento di 11,5 milioni di dollari in due tranche, un prima da 8,5 milioni effettuato all'alba di oggi, e un secondo di 3 milioni in giornata.
Via: AGI
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