Ha presentato ricorso contro due multe che gli erano state inflitte dalla polizia stradale e poi si è pronunciato accogliendo il ricorso. La vicenda è avvenuta a Torino e ha come protagonista il viceprefetto Roberto Dosio, che è stato indagato in stato di libertà
per abuso d'ufficio dal pm Andrea Padalino. L'uomo era stato sorpreso il 27 maggio 2011 dagli agenti alla guida dell'auto del padre senza il contrassegno dell'assicurazione e la carta di circolazione: inevitabile la sanzione di 78 euro. Alcune settimane dopo aveva presentato ricorso sostenendo che vi fossero "ragioni di sicurezza e emergenza". La Polstrada si era opposta. Il 28 settembre, però, il ricorso era stato accolto dalla Prefettura del capoluogo piemontese, con in calce proprio la firma del viceprefetto multato. Anche in questo caso, la denuncia da parte della Polizia stradale è scattata d'ufficio. "La mia è stata una scelta - commenta Dosio -, un atto di trasparenza e responsabilità che oggi manca sempre più spesso nella pubblica amministrazione. Ho trattato il mio ricorso come quello di un normale cittadino e l'archiviazione a se medesimi è legittima".
Fonte: La Repubblica
Certo.. peccato che se il ricorso fosse stato quello di un "normale cittadino" nel 100% delle probabilità sarebbe stato respinto e/o cestinato e/o sarebbe andato avanti x 2 anni minimo. Però noi viviamo nel paese dei balocchi e tutto questo è normale, giusto? e vediamo, caro vice-prefetto, mi faccia indovinare, scommetto che lei è anche un convinto cattolico praticante, giusto? W l'italia...
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