Crisi: imprenditore si uccide nel catanese, oppresso dai troppi debiti

Un imprenditore di 57 anni si è ucciso a Paternò (Catania), impiccandosi in preda alla disperazione a causa dei debiti contratti dalla sua azienda. Il suicidio è avvenuto lunedì scorso. L'uomo era sposato e padre di due figli. Il suo cadavere èstato trovato in un capannone di contrada Ponte Barca, in un deposito di proprietà della ditta della quale era titolare. L'azienda, con una diecina di dipendenti, ha sede ad Acireale e si occupa della costruzione di macchine per l'agricoltura. A scoprire il corpo dell’uomo è stato uno dei suoi dipendenti, che ha lanciato l’allarme quando ormai era troppo tardi. Accanto al cadavere, il collo ancora stretto dal cappio, le richieste delle agenzie di recupero crediti, che nell’ultimo periodo si erano moltiplicate, i libri contabili dell’azienda dai quali emerge il disastro economico della ditta, che ha depositi anche in altri centri della provincia di Catania. L'uomo non avrebbe lasciato nessun messaggio ma i carabinieri della compagnia di Paternò, intervenuti sul posto, in base ad alcuni documenti custoditi nello studio dell'uomo hanno ricostruito la difficile situazione finanziaria dell'azienda.

Via: La Repubblica

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