Il Governo non ha firmato la lettera di garanzia richiesta dal Cio per la candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2020. Il presidente del Consiglio, Mario Monti, non ha nascosto di essere seriamente preoccupato dagli eventuali costi dell'operazione, spiegando che ''dopo un attento esame'' del progetto ''da parte di tutti i ministri'', ''sia nelle sue parti generali sia in quelle economiche'', l'esecutivo ha ritenuto, in questa fase di rigore, che sarebbe ''non responsabile assumere questo impegno'', sottolineando che la decisione presa dal Cdm e' stata ''unanime e sofferta''. Scendendo nel dettaglio della decisione del suo esecutivo, Monti ha spiegato che sono stati esaminati i piani economici delle Olimpiadi degli ultimi 15 anni e ''in quasi tutti i casi - ha detto - si e' notato uno spostamento tra i preventivi e i consuntivi''. ''Una grandissima occasione persa, il progetto era sobrio, la decisione va accettata ma c'e' grandissima amarezza'', ha commentato Mario Pescante, presidente del comitato promotore Roma 2020 uscendo da Palazzo Chigi. ''Le sue motivazioni sono chiare'' anche se ''non condivisibili'', ha commentato il sindaco di Roma, Gianni Alemanno.
Via: ASCA
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