Un depistaggio legherebbe la strage di Ustica all'incidente aereo del 1988 a Ramstein, in Germania, durante l'esibizione delle Frecce Tricolori. La circostanza, come spiega il Corriere della Sera, sarebbe emersa grazie alle indagini difensive
condotte dall'avvocato Daniele Osnato che assiste i familiari di alcune vittime del disastro del DC9 e secondo il quale una perizia disposta dall'Aeronautica militare tedesca dopo l'incidente nei cieli di Ramstein proverebbe che il velivolo solista, schiantatosi contro quelli dei due colleghi sarebbe stato sabotato. Ciò per impedire al pilota Ivo Nutarelli di testimoniare davanti al giudice istruttore Rosario Priore sulla strage di Ustica. Ma l'Aeronautica militare smentisce. In una nota nega che vi siano nuove indagini sull'incidente aereo di Ramstein. L'incidente avvenne quando la pattuglia acrobatica italiana si apprestava a completare la figura detta della "Cardioide". Intanto nell'udienza d'appello, davanti alla prima sezione civile della Corte d'appello di Palermo, l'Avvocatura dello Stato ha chiesto di sospendere l'esecutività della sentenza e dunque di bloccare i pagamenti, a carico dei ministeri dei Trasporti e della Difesa. In primo grado i due ministeri erano stati condannati a risarcire 86 familiari delle vittime del DC9 con oltre 110 milioni di euro. Spetta adesso alla Corte d'Appello, presieduta da Rocco Camerata Scovazzo, decidere d'accogliere l'istanza.
condotte dall'avvocato Daniele Osnato che assiste i familiari di alcune vittime del disastro del DC9 e secondo il quale una perizia disposta dall'Aeronautica militare tedesca dopo l'incidente nei cieli di Ramstein proverebbe che il velivolo solista, schiantatosi contro quelli dei due colleghi sarebbe stato sabotato. Ciò per impedire al pilota Ivo Nutarelli di testimoniare davanti al giudice istruttore Rosario Priore sulla strage di Ustica. Ma l'Aeronautica militare smentisce. In una nota nega che vi siano nuove indagini sull'incidente aereo di Ramstein. L'incidente avvenne quando la pattuglia acrobatica italiana si apprestava a completare la figura detta della "Cardioide". Intanto nell'udienza d'appello, davanti alla prima sezione civile della Corte d'appello di Palermo, l'Avvocatura dello Stato ha chiesto di sospendere l'esecutività della sentenza e dunque di bloccare i pagamenti, a carico dei ministeri dei Trasporti e della Difesa. In primo grado i due ministeri erano stati condannati a risarcire 86 familiari delle vittime del DC9 con oltre 110 milioni di euro. Spetta adesso alla Corte d'Appello, presieduta da Rocco Camerata Scovazzo, decidere d'accogliere l'istanza.
Fonte: Il Corriere
Via: Wikipedia
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