Il caso dei due marò detenuti nel Kerala "rientra nella giurisdizione indiana", ha dichiarato il Governo di New Delhi. "Il procedimento giudiziario" che riguarda Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, accusati di aver ucciso due pescatori indiani scambiandoli per pirati, "andrà avanti, e fino a quando la Corte Suprema non deciderà altrimenti questo resterà il nostro punto di vista" ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri di Delhi, Syed Akbaruddin citato dall'agenzia PTI. Ammettendo il ricorso presentato venerdì scorso dal governo italiano, i magistrati della Corte Suprema di New Delhi hanno chiesto al governo federale e alle autorità del Kerala di presentare le loro contro memorie nella prossima udienza, fissata per l'8 maggio. "Abbiamo regolato la questione del risarcimento e firmato un accordo per ritirare la denunce dei familiari con il consenso dell'alta corte del Kerala" ha confermato all'Afp un avvocato dei parenti delle vittime, confermando che la cifra versata dal governo italiano a ogni famiglia è 10 milioni di rupie (all'incirca 145mila euro).
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