Un'organizzazione di narcotrafficanti transnazionale è stata sgominata dai finanzieri del Comando Provinciale di Roma, che hanno eseguito quindici ordinanze di custodia cautelare in carcere - emesse dal Gip del Tribunale di Roma nei
confronti di cittadini tanzaniani residenti nelle province di Roma, Napoli, Latina e Caserta. L'operazione - ribattezzata dagli investigatori "Venus" dal nome del sito internet grazie al quale venivano prenotati gli alberghi per il soggiorno dei componenti della banda - costituisce il frutto delle indagini, coordinate dalla Dda di Roma e condotte dal Gruppo di Fiumicino, che hanno preso avvio a seguito dell'arresto, presso lo scalo aeroportuale "Leonardo da Vinci", di un corriere "ovulatore" tanzaniano proveniente dal Brasile, che aveva ingerito oltre un chilo di cocaina in capsule. Il bilancio finale è il sequestro di oltre 50 Kg di droghe "pesanti" (cocaina e eroina) che avrebbero potuto fruttare al sodalizio transnazionale circa 20 milioni di euro, oltre ai provvedimenti restrittivi nei confronti dei quindici appartenenti al sodalizio, che riforniva le piazze di Roma, Napoli, Caserta e Latina.
confronti di cittadini tanzaniani residenti nelle province di Roma, Napoli, Latina e Caserta. L'operazione - ribattezzata dagli investigatori "Venus" dal nome del sito internet grazie al quale venivano prenotati gli alberghi per il soggiorno dei componenti della banda - costituisce il frutto delle indagini, coordinate dalla Dda di Roma e condotte dal Gruppo di Fiumicino, che hanno preso avvio a seguito dell'arresto, presso lo scalo aeroportuale "Leonardo da Vinci", di un corriere "ovulatore" tanzaniano proveniente dal Brasile, che aveva ingerito oltre un chilo di cocaina in capsule. Il bilancio finale è il sequestro di oltre 50 Kg di droghe "pesanti" (cocaina e eroina) che avrebbero potuto fruttare al sodalizio transnazionale circa 20 milioni di euro, oltre ai provvedimenti restrittivi nei confronti dei quindici appartenenti al sodalizio, che riforniva le piazze di Roma, Napoli, Caserta e Latina.
Via: Guardia di Finanza
Foto dal video
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