Un'intimidazione in piena regola quella andata in scena allo scorso Gran Premio di Monza che ha visto protagonisti alcuni membri della scorta del ministro del Lavoro Fornero e del sottosegretario agli Esteri De Mistura. Lo staff voleva entrare sulla griglia di
partenza al seguito dei due politici, nonostante il no dell'organizzazione di Bernie Ecclestone. Al rifiuto degli addetti alla sicurezza, due di loro avrebbero mostrato la fondina della pistola sotto la giacca forzando così il blocco. Il tutto, all'insaputa del ministro, già all'interno del circuito. ''I militari che si occupano della sicurezza del Ministro del Lavoro non hanno mai tenuto, in mia presenza, comportamenti meno che ineccepibili e per parte mia ho sempre chiesto loro la massima correttezza e discrezione''. Lo sottolinea, in una nota, il ministro del lavoro, Elsa Fornero in merito alle polemiche su alcuni comportamenti degli uomini della sua scorta i occasione della visita del ministro all'autodromo di Monza per il Gran Premio di Formula Uno. "Nel 2010 sono stato minacciato io stesso, per un motivo identico. Sono scene da paese incivile. La Formula 1 fa il giro del mondo, e queste cose capitano solo in Italia", si sfoga un addetto al circuito dopo questa vicenda.
partenza al seguito dei due politici, nonostante il no dell'organizzazione di Bernie Ecclestone. Al rifiuto degli addetti alla sicurezza, due di loro avrebbero mostrato la fondina della pistola sotto la giacca forzando così il blocco. Il tutto, all'insaputa del ministro, già all'interno del circuito. ''I militari che si occupano della sicurezza del Ministro del Lavoro non hanno mai tenuto, in mia presenza, comportamenti meno che ineccepibili e per parte mia ho sempre chiesto loro la massima correttezza e discrezione''. Lo sottolinea, in una nota, il ministro del lavoro, Elsa Fornero in merito alle polemiche su alcuni comportamenti degli uomini della sua scorta i occasione della visita del ministro all'autodromo di Monza per il Gran Premio di Formula Uno. "Nel 2010 sono stato minacciato io stesso, per un motivo identico. Sono scene da paese incivile. La Formula 1 fa il giro del mondo, e queste cose capitano solo in Italia", si sfoga un addetto al circuito dopo questa vicenda.
Via: ASCA
Foto dal web
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