"Volevano che mentissi per incastrare Amanda". E' la denuncia che emerge dal libro Honor Bound di Raffaele Sollecito, il giovane imputato con l'americana Amanda Knox nel processo per la morte della studentessa inglese Meredith Kercher, avvenuta a Perugia il primo novembre 2007. Sollecito e Amanda erano stati condannati per il delitto in primo grado rispettivamente a 25 e 26 anni di carcere, poi sono stati assolti in appello. Il prossimo 25 marzo si svolgerà il processo in Cassazione. Il libro scritto da Sollecito sta per uscire in America e il settimanale Oggi ne pubblica oggi alcune anticipazioni. Nel libro Raffaele Sollecito parla di una trattativa sollecitata da un avvocato vicino alla pubblica accusa per convincerlo a dire di non sapere cosa Amanda avesse fatto quella sera. Sarebbe bastato quello, ammettendo la sola copertura offerta ad Amanda, per uscire presto di galera, lasciando nei guai l'americana. Sollecito racconta anche la prima sera passata con la Knox, quando la invitò a casa per vedere un film. Il giovane, poi, ripercorre la notte degli interrogatori e afferma di aver sentito "i poliziotti urlare addosso ad Amanda". Infine, il ragazzo racconta nel libro l'incontro avuto dopo il processo con Amanda negli Stati Uniti.
Via: AGI
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