Sono una quarantina le persone che sono state iscritte nel registro degli indagati all'interno del fascicolo di indagine aperto dalla Procura della Repubblica di Modena sui capannoni, crollati durante il terremoto di fine maggio. L'inchiesta, aperta per omicidio colposo, crollo colposo e lesioni colpose, riguarda i crolli avvenuti nel modenese, tra Medolla, Cavezzo e San Felice sul Panaro. Secondo quanto spiega all'Adnkronos il procuratore capo Vito Zincani l'iscrizione nel registro degli indagati "è un atto tecnico finalizzato a garantire la partecipazione alle consulenze e alle perizie a tutti coloro che ne hanno diritto". Si tratta dunque di persone che a vario titolo hanno interesse e devono poter assistere agli accertamenti che la magistratura ha affidato ad alcuni tecnici guidati dall'ingegnere Tomaso Trombetti dell'Università di Bologna. In parallelo procede il lavoro della magistratura di Ferrara che indaga a sua volta per crolli gemelli, avvenuti in provincia nel corso dello stesso sisma. Il procuratore Vito Zincani, invece, stamattina a Bondeno, nel Ferrarese, sarà sentito dalla Commissione parlamentare d'inchiesta, che già ieri pomeriggio ha effettuato alcuni sopralluoghi nei capannoni crollati nel Modenese.
Fonte: Adnkronos
Via: TGcom24
Nessun commento:
Posta un commento