La Turchia ha bombardato degli obiettivi in Siria, dopo che colpi di mortaio siriani hanno ucciso cinque persone e ferite altre tredici il distretto turco di Akcakale nella provincia di Saliurfa. Il governo di Ankara ha chiesto e ottenuto una riunione urgente della
Nato. Già venerdì scorso colpi di mortaio dalla Siria hanno colpito Akcakale, danneggiando case e uffici. In quell'occasione il ministro degli Esteri turco, Ahmet Davutoglu aveva minacciato azioni di ritorsione in caso di episodi analoghi. "Vorrei che tutti sapessero che se la violazione dei nostri confini continuerà - ha detto Davutoglu - eserciteremo i nostri diritti". Nel pomeriggio la telefonata del ministro degli Esteri al segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, per informarlo sulla situazione nel Paese dopo l'attacco con colpi di mortaio. Il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon aveva chiesto alla Turchia di mantenere aperti tutti i canali di comunicazione con la Siria per evitare un aumento delle tensioni tra i Paesi confinanti. Gli attacchi della Siria alla Turchia "sono una flagrante violazione della legge internazionale" e la Nato ne chiede l'immediata cessazione. E' quanto si legge nel comunicato finale del Consiglio Atlantico.
Foto dal web
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