Al termine di una "operazione ad alto impatto" a Scampia è finita la latitanza di Mariano Abete, uno dei quattro latitanti ritenuti tra i più pericolosi della faida di Scampia. A soli 21 anni era il reggente della cosca degli scissionisti, da mesi in guerra con il clan dei cosiddetti girati. Abete è stato arrestato dai carabinieri mentre si trovava nell'appartamento della madre. "Aspettate, apro io, sono Mariano Abete", così il boss si è arreso nelle mani dei carabinieri della compagnia Stella del comando provinciale di Napoli. Quando i militari hanno intuito che nell'abitazione era stato ricavato un nascondiglio tra le intercapedini di due pareti, hanno iniziato ad abbatterle. A quel punto il latitante eccellente si è reso conto che per lui era finita, ha preferito arrendersi ed aprire con il telecomando la parete mobile. Abete è stato arrestato alle 5.30 di mattina nel corso di un'operazione di controllo del territorio eseguita a Scampia dai carabinieri della stazione quartiere 167, e dei battaglioni Campania e Sicilia. Abete era ricercato perché destinatario di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale Napoli per associazione a delinquere di tipo mafioso finalizzata allo spaccio di stupefacenti. Una decina di giorni fa era stato arrestato un altro dei cinque latitanti più pericolosi.
Via: Adnkronos
Foto da video
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