Dalle 21 ora locale, le 20 in Italia, tacciono le armi tra Israele e Hamas. L'annuncio è arrivato dal Cairo per voce di Hillary Clinton e del ministro degli Esteri egiziano, Kamel Amr, quando poco prima il segretario dell'Onu Ban Ki-moon ancora reiterava il suo appello per una
tregua. Come scrive La Repubblica, Israele e Hamas hanno trovato l'intesa su pochi ma essenziali punti. Israele si impegna a cessare gli attacchi contro Gaza inclusa l'invasione e gli 'omicidi mirati'. A loro volta, tutte le fazioni si impegnano a cessare le ostilità, in particolare il lancio di razzi contro Israele e gli attacchi dalle frontiere. Se la tregua reggerà, 24 ore dopo l'entrata in vigore dell'accordo saranno aperti i valichi di frontiera tra Gaza e Israele alle persone e alle merci. Garante della tregua è l'Egitto, a conferma del ruolo importante svolto nella trattativa dal governo di Morsi. Ma a smuovere Netanyahu dalla linea dura è stata una telefonata dalla Casa Bianca. Parlando alla nazione, il primo ministro israeliano ha detto che gli Usa collaboreranno con Israele nella lotta al traffico di armi verso Gaza, proprio nel giorno in cui dall'Iran è giunta una parziale ammissione in tal senso. L'annuncio dell'accordo arriva al termine di una giornata di sangue, con una bomba esplosa su un autobus a Tel Aviv mentre proseguivano i raid israeliani a Gaza.
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