Con l'accusa di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso i carabinieri della compagnia di Casal di Principe hanno arrestato nella notte Carmine Schiavone, attuale reggente del clan dei Casalesi, nonché figlio di Francesco detto
'Sandokan' ritenuto, nonostante la galera, il numero uno della cosca di Casal di Principe. Al momento del fermo emesso dal pm della Direzione antimafia di Napoli, Carmine Schiavone è stato trovato in possesso della somma di 8mila euro in contanti. Schiavone jr, 29 anni, è finito in carcere per la prima volta. A tradire il boss che, dopo gli arresti dei fratelli Nicola, Ivanoe ed Emanuele, aveva preso le redini del clan, la sua passione per la movida. I carabinieri che da quattro giorni lo stavano cercando, la scorsa notte lo hanno individuato in un pub-bar-discoteca di Aversa. Carmine Schiavone appena si è accorto della presenza dei militari si è dato alla fuga a piedi, nei vicoli. E' stato un inseguimento lungo e rischioso. Dopo un'ora circa il boss in erba è stato bloccato e arrestato. Sul suo capo pendeva un provvedimento di fermo emesso dai pm della Direzione distrettuale antimafia per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso nei confronti di un imprenditore che lavorava nell'agro aversano. Schiavone si trovava nel pub di Aversa con altre due persone non ancora identificate.
'Sandokan' ritenuto, nonostante la galera, il numero uno della cosca di Casal di Principe. Al momento del fermo emesso dal pm della Direzione antimafia di Napoli, Carmine Schiavone è stato trovato in possesso della somma di 8mila euro in contanti. Schiavone jr, 29 anni, è finito in carcere per la prima volta. A tradire il boss che, dopo gli arresti dei fratelli Nicola, Ivanoe ed Emanuele, aveva preso le redini del clan, la sua passione per la movida. I carabinieri che da quattro giorni lo stavano cercando, la scorsa notte lo hanno individuato in un pub-bar-discoteca di Aversa. Carmine Schiavone appena si è accorto della presenza dei militari si è dato alla fuga a piedi, nei vicoli. E' stato un inseguimento lungo e rischioso. Dopo un'ora circa il boss in erba è stato bloccato e arrestato. Sul suo capo pendeva un provvedimento di fermo emesso dai pm della Direzione distrettuale antimafia per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso nei confronti di un imprenditore che lavorava nell'agro aversano. Schiavone si trovava nel pub di Aversa con altre due persone non ancora identificate.
Via: Adnkronos
Foto dal video
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