Influenza: 1.2 milioni di casi in Italia, in minoranza A/H3N2 in Europa

Continuano ad aumentare gli italiani costretti a letto dall'influenza. Secondo l'ultimo bollettino Influnet, diffuso  dai medici sentinella e relativo alla seconda settimana di gennaio (7-13 gennaio), i casi sono stati circa 273.000, per un totale dall'inizio della
sorveglianza di circa 1.221.000 contagi. Il livello di incidenza totale è pari a 4,50 casi per mille assistiti. Piemonte, Valle d'Aosta, Campania e Sardegna sono le regioni più colpite dall'epidemia influenzale, in base ai dati forniti da 779 medici sentinella. E ancora una volta i più colpiti sono i bambini sotto i 5 anni, con un livello di incidenza pari a oltre 10 casi per mille. Nella fascia di età 0-4 anni, infatti, l'incidenza è pari a 10,15 casi per mille, che scende tra 5-14 anni a 6,20 casi per mille, e tra 15-64 anni a 4,45 mille. Infine, tra gli over 65 anni il dato è di 1,85 casi per mille assistiti. Ma la situazione che sta vivendo il nostro Paese, e più in generale l'Europa, non è paragonabile a quanto accade negli Usa, dove l'epidemia ha messo in ginocchio ben 44 Stati costringendo ad allestire tendopoli fuori dagli ospedali per la mancanza di posti letto. Lo precisa Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di medicina generale (Simg). Il ceppo più diffuso negli Stati Uniti, l'A/H3N2, che può provocare gravi complicazioni come la polmonite, è in minoranza nel Vecchio Continente.

Fonte: Adnkronos
Via: SIMG

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