Un vasto giro di spaccio di droga tra Palermo e provincia, con ramificazioni nel Trapanese e nel Ragusano: l'hanno scoperto i carabinieri del capoluogo siciliano nel corso dell'operazione Nikla, che ha portato all'arresto di 22 persone, due finite ai domiciliari, condotta tra Palermo, Monreale, Partinico e Vittoria, in provincia di Ragusa. Le indagini erano iniziate nel 2008 e avevano portato all'esecuzione di 11 misure cautelari. Il procuratore aggiunto Maurizio Scalia. "Il beneplacito di Cosa Nostra è implicito ma in questo caso non ci sono prove evidenti di questo collegamento, siamo al livello relativo al rapporto tra i pusher e chi fa uso di droga e un secondo tra pusher e chi li rifornisce. È ovvio che alle spalle di questi ci sono organizzazioni più ampie per il rifornimento anche internazionale dello stupefacente sul mercato". Coinvolta nell'operazione anche una famiglia di Partinico che aveva trasformato casa in un supermarket della droga: i Pezzino-Mattina-Russo, tutti disoccupati, vivevano dello spaccio e tutti erano coinvolti quando c'era da comprare o vendere la droga. Dalle case popolari, infatti, tenevano sotto controllo i movimenti in uscita delle pattuglie. Una volta una donna, ingoiata una dose di cocaina per nasconderla ai carabinieri che l'avevano fermata, è stata colpita da convulsioni.
Fonte: TMNews
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